Responsabilità: di far crescere in armonia il nostro Ateneo, guidarlo nelle sfide future e favorire la collaborazione di una grande e complessa comunità di persone. Il primo e grande obiettivo è quindi riportare la “persona al centro” di tutte le nostre iniziative, creare un ambiente di lavoro e di studio che consenta di cogliere sfide competitive a livello nazionale e internazionale, valorizzando allo stesso tempo il valore della coesione e della solidarietà interna. In questo modo si accresce il benessere in Università: creare le condizioni in cui ognuna e ognuno di noi si senta valorizzata/o nelle proprie competenze e aspirazioni e partecipe di obiettivi comuni condivisi. Responsabilità anche di vedere riconosciuta l’autorevolezza della nostra istituzione nel dialogo con le istituzioni nazionali e locali.
Trasparenza e coerenza: non solo parole ma principi e valori guida imprescindibili in cui credo fermamente. Trasparenza dell’azione di governo: permette a tutte e tutti coloro che vivono e lavorano nel nostro Ateneo di conoscere e di condividere quelli che sono gli obiettivi. Trasparenza e correttezza delle procedure: assicurano non solo equità, ma segnano il passo con il quale gli obiettivi strategici sono perseguiti e raggiunti. Coerenza delle azioni condivise: consente di raggiungere gli obiettivi con costanza logica, in modo efficiente ed efficace.
Principi che fanno da guida, tanto più in questo particolare momento storico che ci chiama alla grande responsabilità di costruire un futuro sostenibile, un mondo abitabile dalle prossime generazioni, facendo buon uso delle risorse ingenti previste dal piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Accanto agli obiettivi è altrettanto importante il metodo con cui si intende raggiungerli. Lo spirito che ci deve guidare è quello dell’ascolto, aperto e partecipato: governare un Ateneo multidisciplinare e articolato come il nostro richiede di coinvolgere persone con competenze, idee e capacità rappresentative delle varie anime della nostra comunità. La nostra diversità è anche la più grande ricchezza, fucina di idee e di iniziative multidisciplinari, articolata ed eterogenea tanto da rendere fondamentale il rispetto e la valorizzazione di ogni specifico ambito disciplinare.
Transdisciplinarità: è la chiave per proiettarci nel futuro ed essere in grado di affrontare le nuove sfide della società attuale. Saper integrare punti di vista differenti è infatti indispensabile per mirare alla piena comprensione della complessità del mondo presente e, di conseguenza, alla risoluzione di problemi. La nostra Università, che amiamo definire generalista per la ricchezza delle molteplici discipline che la caratterizzano, ha tutti gli strumenti per poter vincere queste sfide.
Va rafforzata con decisione la spinta progettuale dell’Ateneo in questa direzione, immaginando programmi di finanziamento per gruppi di ricercatrici e ricercatori che facciano rete per iniziative innovative. Questo permetterà di raggruppare competenze ed eccellenze, ottimizzando gli investimenti e creando nuove opportunità di avanzamento della conoscenza, innovazione e sviluppo tecnologico e migliorando nel contempo la capacità di fundraising. Transdisciplinarità, quindi, per dare nuovo impulso alla nostra offerta formativa rendendola più coerente alle professioni del futuro e competitiva nello scenario internazionale dell’alta formazione. Dobbiamo essere in grado di intercettare i nuovi bisogni della società, ridisegnando, dove necessario, i nostri corsi di laurea e potenziando la formazione continua nell’ottica europea del lifelong learning.
Sulla soglia degli 800 anni, un traguardo straordinario, l’Ateneo patavino deve essere sempre più un’Università delle opportunità, un’istituzione con forti radici, ma efficiente e moderna nell’organizzazione, proiettata nel futuro, un luogo dove ai progetti e alle aspirazioni di tutti sia data una possibilità.
Opportunità per le studentesse e gli studenti di costruire in un ambiente stimolante e aperto il loro futuro, non solo attraverso solide competenze professionali, ma con un’esperienza di vita che contribuisca a farne cittadine e cittadini migliori.
Opportunità per le ricercatrici e i ricercatori di riscoprire l’essenza del lavoro di ricerca, sperimentando liberamente e riaffermando il legame inscindibile tra ricerca e didattica universitaria.
Opportunità per tutte e tutti coloro che in Università lavorano di sentirsi orgogliose/i e partecipi di un progetto condiviso, di alto valore sociale, portando avanti la loro attività in un contesto attento al benessere e alle esigenze di ognuna e ognuno.
Opportunità per tutte e per tutti di poter mettere in gioco le proprie aspirazioni di crescita individuale e professionale.
Opportunità per la società civile di poter riconoscere nell’Università un punto di riferimento in grado di tracciare la via di fronte alle sfide globali, fornendo non solo competenze, ma anche testimoniando con coraggio e coerenza i valori della scienza e del libero pensiero.
Costruiamo assieme l’Università delle opportunità: mai come in questo momento storico segnato dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica dobbiamo fare squadra, perché se l’emergenza si gestisce, il futuro si costruisce.
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