cookie-law-info
domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init
action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.danielamapelli.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114pods
domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init
action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.danielamapelli.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114Scarica il testo di questa sezione del programma in pdf
In breve
L’Università di Padova ha dimostrato, anche durante la pandemia, di caratterizzarsi per una solida responsabilità sociale: ha infatti messo a disposizione le proprie conoscenze e competenze per prendersi cura del benessere fisico, psicologico e sociale non solo delle persone che fanno parte della Comunità accademica ma anche della cittadinanza. Inoltre, grazie all’ampia offerta transdisciplinare, l’Ateneo Patavino è garanzia di opportunità per un futuro di crescita e innovazione sostenibile, rendendosi motore del cambiamento poiché pronto ad affrontare le sfide, presenti e future, e a promuovere l'eccellenza e il talento attraverso la ricchezza e il valore della diversità.
In questa prospettiva, il programma di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, che intende consolidare il nostro Ateneo come Università responsabile, equa e solidale, avrà i seguenti obiettivi strategici di medio e lungo periodo:
Benessere
Un Ateneo responsabile ha il ruolo di “accompagnare” le persone nel pensare alla propria salute come a un cammino circolare, che muove dal benessere psicofisico dell’individuo per spiegarsi nel luogo di lavoro, o di studio, e nel difficile bilanciamento vita-lavoro. L’Università si propone di mettere in atto un “Piano di strategia circolare” che si snoda lungo tre direttrici d’intervento focalizzate sulla Persona: il benessere fisico, il benessere mentale e sociale, oltre che la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di studio.
I risultati ottenuti finora sono stati innumerevoli e costituiscono una solida base sulla quale costruire una nuova strategia di promozione del benessere nella Comunità universitaria, le cui azioni chiave consisteranno nel razionalizzare l’esistente, migliorare le sinergie di collaborazione tra le strutture e promuovere nuove iniziative. Per poter accompagnare le persone verso un concetto di salute circolare sarà necessario: incrementare l’incisività degli interventi, soprattutto sotto i profili della prevenzione e della formazione; aumentare sia le iniziative, in ottica preventiva, volte a favorire uno stile di vita sano e attivo, sia l’efficienza dei servizi di supporto al benessere mentale; promuovere puntuali azioni per fronteggiare la delicata sfida della progressiva dematerializzazione del luogo di lavoro e dei conseguenti rischi psicofisici.
Per incrementare l’efficacia e l’efficienza delle attività finalizzate alla promozione del benessere fisico si propongono le seguenti azioni:
In relazione al benessere mentale, si prevedono le seguenti azioni:
Al fine di costruire una “strategia circolare” della tutela del benessere e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di studio si prevede di:
Inclusione
Occuparsi di inclusione significa, senza retorica, occuparsi di tutti e tutte noi. Disabilità, disturbi di apprendimento, svantaggio, sono etichette vuote. Un’Università è davvero inclusiva quando riconosce l’ampia gamma di differenze umane all’interno e all’esterno di queste categorie. Essere inclusivi non significa dedicarsi ad alcune categorie protette, ma occuparsi di tutti e tutte, anche di chi si trova solo momentaneamente in uno stato di disabilità, vulnerabilità o svantaggio. Realizzare un’Università inclusiva è un progetto ambizioso, che richiede tempo, motivazione, energie, risorse economiche e umane, oltre che creatività.
L’Ateneo di Padova ha una lunga tradizione di politiche inclusive. Con azioni a favore di studentesse, studenti, personale universitario strutturato e non strutturato, nel corso dell’ultimo sessennio è stato fatto molto per promuovere una cultura dell’inclusione. Oggi, tuttavia, ci troviamo di fronte a nuove sfide e opportunità, quali:
Accanto a queste nuove sfide permangono criticità, che vanno costantemente affrontate, come la rimozione delle barriere fisiche e architettoniche e delle difficoltà di accesso ai materiali di studio, con conseguente limitazione delle opportunità di studentesse, studenti e dipendenti.
I nuovi obiettivi per l’inclusione che l’Ateneo intende raggiungere riguardano:
L’intensificazione delle azioni di sensibilizzazione, già avviate, impiegando i seguenti interventi:
Una maggiore personalizzazione delle azioni, in tutte le fasi del percorso universitario, a favore di studentesse e studenti con disabilità, bisogni educativi speciali, disturbi dell’apprendimento, in linea con le indicazioni del MIUR (Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbo specifico di apprendimento, 2011) e i principi di diritto allo studio dalla nostra Costituzione. Sono previste diverse azioni:
Il potenziamento e la diversificazione dei percorsi di formazione delle figure di tutor attraverso specifiche attività:
L’agevolazione dei processi inclusivi in ambito lavorativo rivolti al personale universitario strutturato e non strutturato, con maggiore attenzione ai nuovi bisogni emergenti in relazione all’attuale situazione sanitaria e alle sue conseguenze a medio e lungo termine, che prevedrà le seguenti attività:
La riduzione e l’abbattimento delle barriere, anche architettoniche, per favorire l’accessibilità, da raggiungere tramite le seguenti azioni:
Tutti i servizi rivolti alla componente studentesca e al personale universitario strutturato e non strutturato verranno erogati in lingua sia italiana sia inglese.
Pari Opportunità
Al fine di migliorare la qualità del lavoro e la libertà di ogni singolo individuo, che da 800 anni caratterizza la Patavina Libertas, nonché di valorizzare appieno il capitale umano presente nel nostro Ateneo, si ritiene essenziale promuovere politiche volte all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità. In generale, si intendono proseguire e potenziare le azioni già intraprese dall’Ateneo in tema di pari opportunità, introducendo elementi di novità che reinterpretino le necessità di oggi.
Ispirandosi al Gender Action Plan delle Nazioni Unite, con il sostegno proveniente dalle politiche di genere promosse dalle Indicazioni per azioni positive del MIUR (14 maggio 2018), in continuità con il Gender Equality Plan 2019-2021 del nostro Ateneo, e con la consapevolezza che le pari opportunità non interessino solamente il genere ma le diversità in senso più ampio, è stato individuato il seguente piano di azioni positive da mettere in atto nel sessennio entrante.
Potenziare interventi di formazione, cultura e scienza paritaria, avvalendosi di molteplici azioni, anche promosse in collaborazione con il Centro di Ateneo Elena Cornaro per i saperi, le culture e le politiche di genere, il cui ruolo andrà ulteriormente valorizzato, tra cui:
In continuità con il lavoro svolto sul bilancio di genere, monitorare i dati sulle diseguaglianze, attuando le seguenti azioni:
Promuovere l’equilibrio di genere negli incarichi di responsabilità e nel reclutamento, con azioni quali:
Promuovere l’equilibrio vita-lavoro e il sostegno alla Comunità universitaria, attuando le seguenti azioni:
Ambiente
Il tema della sostenibilità è centrale per lo sviluppo dei nostri Atenei: fundraising, programmi didattici, attrattività e terza missione dipendono fortemente da quanto l’Ateneo saprà investire e comunicare a livello nazionale e internazionale rispetto alle azioni che puntano al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche grazie al dialogo con la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS). Nonostante l’impegno degli ultimi anni, l’Ateneo di Padova ha ancora molto da realizzare per potersi definire un’Università sostenibile. È quindi necessario un concreto cambio di strategia, che coinvolga tutti i settori del nostro Ateneo, in modo che qualsiasi azione intrapresa venga valutata in un’ottica non solo di fattibilità economica, ma attraverso un’analisi costi/benefici che abbraccia tutti i settori della sostenibilità.
Al fine di potenziare la struttura organizzativa della nostra Università si prevede di:
Nell’ambito del coordinamento e della promozione delle azioni di Sostenibilità non si può tralasciare, per l’importanza che riveste in prospettiva ambientale e sociale, il tema della mobilità. Uno dei grandi impatti dell’Ateneo è dovuto alle migliaia di studentesse, studenti e dipendenti che quotidianamente si spostano per svolgere le proprie attività presso le strutture didattiche e di ricerca. In tal senso, si prevede di:
Per potenziare la sostenibilità dell’edilizia universitaria (campus sostenibile) si rendono necessarie diverse azioni:
Per contribuire ad apportare un cambiamento positivo nel raggiungimento di obiettivi dello sviluppo sostenibile è importante che l’Ateneo agisca sui temi della sostenibilità anche all’interno delle proprie attività core: didattica, ricerca, terza missione. In questo campo il nostro Ateneo ha già molte eccellenze all’attivo, ma ha bisogno di valorizzare l’esistente e sviluppare ulteriori azioni:
Il coinvolgimento della comunità studentesca è necessario per la realizzazione degli obiettivi della sostenibilità ambientale. Le azioni a loro dedicate è fondamentale che non riguardino esclusivamente la didattica, ma coinvolgano attività extra-curriculari per il potenziamento delle proprie abilità e del buon vivere in comune, implementando azioni, quali: