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action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.danielamapelli.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114Scarica il testo di questa sezione del programma in pdf
In breve
L’Italia, l’Europa e il mondo stanno affrontando importanti trasformazioni – legate alla crisi climatica, ai cambiamenti tecnologici, alla trasformazione demografica per citarne solo alcune. Per affrontare tali sfide sarà necessaria l’applicazione di competenze specializzate d’avanguardia e trasversali. La biodiversità delle discipline e dei linguaggi, la grande capacità di ricerca e contatto con il territorio che caratterizzano il nostro Ateneo, così come i grandi risultati in termini di qualità e innovazione del processo di insegnamento e apprendimento in cui si è investito fortemente negli ultimi anni, sono il punto di partenza per sviluppare ulteriormente una strategia che miri a consolidare una didattica attrattiva a livello nazionale e internazionale, inclusiva, transdisciplinare e capace di supportare il cambiamento coerentemente con quanto espresso nelle linee guida europee, grazie al coinvolgimento e valorizzazione di tutte le componenti che contribuiscono a rendere il nostro Ateneo un polo di eccellenza.
Qualità, innovazione e supporto. Mettere al centro il processo di apprendimento, continuando a investire in qualità e innovazione che permettano la formazione di saperi critici e capacità di pensiero, in grado di fare leva sulle competenze di frontiera in ambito di ricerca, valorizzando le specificità disciplinari e favorendo l’ibridazione di saperi e la multidisciplinarità. Investire in spazi e strutture che possano permettere a studentesse e studenti di esprimere al massimo le loro potenzialità e agevolare la loro partecipazione attiva, potenziando e ampliando i servizi di supporto, con una forte attenzione alla componente internazionale.
Valorizzazione delle competenze e razionalizzazione dei processi. Garantire una didattica di qualità, per competere a livello internazionale, richiedere energie, investimenti, infrastrutture dedicate. Semplificare, razionalizzare e armonizzare processi e procedure, supportare l’attività dei presidenti del corso di studio, premiare gli sforzi effettuati e investire nella formazione e cultura dell’innovazione di personale tecnico e amministrativo e personale docente, secondo le necessità ed esigenze espresse.
Tecnologie abilitanti per l’inclusione, la sperimentazione, il coinvolgimento. Secondo le regole ministeriali e per nostra vocazione, l’esperienza didattica passa necessariamente dallo scambio e l’incontro tra docenti e studentesse e studenti, in presenza. É strategico però poter riflettere su come valorizzare l’esperienza di questi mesi rispetto al potenziale di complementarietà degli strumenti tecnologici per la didattica. Continuare a investire perché l’esperienza didattica possa essere potenziata anche attraverso l’utilizzo sapiente di tecnologie che, nel rispetto a valorizzazione delle diverse esigenze disciplinari e individuali, possano rappresentare una piattaforma per sperimentare, coinvolgere, approfondire con format e contenuti ad hoc, rendendo l’attività didattica più inclusiva e accessibile a tutte le studentesse e tutti gli studenti, e aprendo a una più ampia platea di fruitori – ad esempio favorendo lo sviluppo di piattaforme per il lifelong learning per veicolare le competenze di frontiera sviluppate in Ateneo a professionisti e adulti in formazione e creare occasioni di contaminazione.
Transdisciplinarietà
Uno degli obiettivi del prossimo sessennio sarà quello di progettare un’offerta formativa che incrementi i caratteri di inter e transdisciplinarietà e che si affianchi alla formazione disciplinare specifica, offrendo la possibilità di avvicinare e far coesistere saperi, conoscenze e competenze di discipline diverse (si veda anche il programma ricerca). La didattica dovrà portare ancora più al centro la studentessa e lo studente, prevedendo l’aumento delle attività esperienziali ritagliate su specifici insegnamenti e Corsi di Studio (CdS). Proprio il rispetto delle peculiarità e delle necessità dei singoli insegnamenti, declinato però all’insegna della transdisciplinarietà, rappresenta una delle sfide future.
Nell’ambito della transdisciplinarietà, un percorso virtuoso è già stato intrapreso: si rammenti, ad esempio, l’istituzione di General Courses e CdS multi-disciplinari, così come l’inserimento di percorsi per l’inserimento di soft skill. In termini di offerta formativa, seguendo tale approccio, si prevedono le seguenti azioni specifiche:
Qualità e attrattività
Nel corso degli ultimi anni, il processo di valutazione della didattica e assicurazione della qualità previsto a livello Ministeriale ha elevato in maniera significativa la qualità dell’offerta formativa grazie a una serie di azioni virtuose definite a livello di Ateneo. In tale logica, l’istituzione del Presidio per la qualità della didattica e di strumenti per supportare la formazione continua del corpo docente hanno rappresentato solo alcune delle principali azioni che hanno portato all’innalzamento della quality assurance, culminato nel 2019 con l’ottenimento per l’Ateneo dell’accreditamento ANVUR di livello A-Molto positivo e l’accreditamento a livello internazionale di alcuni CdS. Il programma del prossimo Rettorato si dovrà porre l’obiettivo ambizioso di un ulteriore rafforzamento della qualità e attrattività dei CdS e dei singoli insegnamenti, secondo linee di intervento mirate:
Premialità e valorizzazione
A livello nazionale, nell’ultimo decennio, la premialità si è incentrata prioritariamente sulla ricerca, caratterizzando le progressioni di carriera di ogni docente o l’innalzamento in termini di ranking, dotazioni e attrattività delle strutture dipartimentali. Tuttavia, è anche presente un costante e forte richiamo all’innalzamento del livello qualitativo dell’offerta didattica. Nel prossimo sessennio verrà pertanto dato risalto alla premialità per la didattica, mediante azioni concrete:
Semplificazione e razionalizzazione
L’innalzamento degli standard qualitativi della didattica passa non solo dalla bontà dell’offerta formativa erogata ma anche dal funzionamento dell’organizzazione di questa attività complessa. Tale aumento della qualità permetterà di ottimizzare le risorse e di mettere tutte e tutti nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio ruolo all’interno della comunità accademica. In quest’ottica ci si dovrà concentrare su alcuni punti:
Sviluppo professionale e didattica
Il mondo del lavoro richiede laureate e laureati in possesso di soft skill e capacità critiche, capaci di affrontare e guidare le importanti trasformazioni che la nostra società sta attraversando – legate alla crisi climatica, ai cambiamenti tecnologici e alla trasformazione demografica per citarne solo alcune. Il raggiungimento di tali obiettivi richiede necessariamente di investire in nuove modalità di espressione dell’esperienza di apprendimento e di formazione per studentesse, studenti, personale docente e tecnico amministrativo di supporto alla didattica:
Tutorato e servizi
È fondamentale progettare azioni e interventi sulla base dei bisogni effettivi di studentesse e studenti, considerando, per il loro intero percorso formativo, un approccio centrato sulla persona e sulle sue esigenze, prendendo nella giusta considerazione anche interessi, valori, aspettative, abilità sociali e caratteristiche personali. A tal fine, si propone di incrementare le azioni di tutorato, coinvolgendo attivamente tutte le componenti del nostro Ateneo nell’individuare i bisogni a cui fornire risposte:
Spazi e benefici economici
La didattica deve promuovere collaborazione e dialogo nella comunità universitaria tutta. Gli spazi a essa dedicati hanno quindi la necessità di essere progettati e allestiti con particolare attenzione alle persone e alla collaborazione, per garantire a studentesse e studenti la possibilità di studiare al meglio e per supportare una didattica di qualità.
Tecnologie abilitanti
Negli ultimi anni, l’Ateneo ha investito molto per valorizzare l’integrazione delle tecnologie nella didattica, in coerenza con quanto previsto dal piano nazionale per la digitalizzazione della formazione universitaria e le Raccomandazioni EU (si veda anche il programma ICT). Con il supporto chiave dell’Ufficio Digital Learning Multimedia e dell’Asit si sono acquisite, sperimentate e diffuse nuove tecnologie per la didattica, realizzate intese con le più prestigiose piattaforme di MOOC italiane e internazionali e organizzati workshop di formazione per docenti, studentesse e studenti. Molte iniziative sono state sviluppate anche a livello di singoli Dipartimenti o Scuole. Tale investimento si è rilevato particolarmente utile durante il periodo di emergenza da Sars-CoV2, che ha anche permesso a docenti, studentesse e studenti di acquisire velocemente delle competenze su molti strumenti innovativi. Alla fine di questo periodo di emergenza, secondo le regole ministeriali, la didattica tornerà necessariamente in presenza. Tuttavia sarà necessario riflettere su come valorizzare l’esperienza maturata in questi mesi, quale opportunità per un utilizzo oculato e mirato delle tecnologie a servizio della didattica. Le tecnologie devono considerarsi come un supporto che non confligga con un’esperienza di crescita il cui valore formativo si genera, in primo luogo, negli spazi condivisi dove le dinamiche partecipative della comunità universitaria prendono forma. L’ottica da privilegiare sarà quindi quella della didattica integrata, il cui scopo è arricchire la didattica universitaria tradizionale attraverso la combinazione di attività didattiche in presenza (aula) e attività didattiche con frequenza a distanza (spazi o aule virtuali, attività di autoapprendimento, attività di apprendimento collaborativo nell’ambito della learning community, attraverso uso di chat, webinars, forum, etc.). La didattica integrata potrà consentire un approccio innovativo alla didattica che migliori il coinvolgimento e la partecipazione attiva al processo formativo aumentandone l’inclusività.