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In breve
L’emergenza sanitaria ci ha costretti a un eccezionale sforzo di innovazione e potenziamento dell'infrastruttura tecnologica e informatica dell’Ateneo, permettendoci di portare avanti la maggior parte delle attività anche nelle fasi più critiche. L’esperienza maturata nell’emergenza sarà un punto di partenza della strategia di innovazione digitale, supportando e valorizzando la persona, risorsa principale e irrinunciabile del nostro Ateneo.
L'infrastruttura ICT di Ateneo è cresciuta progressivamente nel tempo, ma negli ultimi anni ha avuto un’importante accelerazione, in risposta alle crescenti esigenze di ricerca, didattica o amministrazione dei diversi settori. Ciò ha portato a un incremento delle velocità dei collegamenti tra le sedi e verso Internet, alla copertura WiFi di molte aule, con accesso Eduroam, all’acquisto di licenze campus per molti software di uso comune (come Zoom.us, MATLAB, Microsoft Office 365, Google Drive, etc.), e alla dotazione di infrastrutture di calcolo avanzate e di un insieme molto articolato di sistemi e servizi informatici che gestiscono una notevole quantità di dati eterogenei, inclusi documenti e contenuti audio/video, come tesi, articoli di ricerca, saggi, report tecnici, webinar, registrazioni di lezioni, etc. Questo supporto tecnologico e informatico ha rappresentato uno strumento indispensabile per affrontare al meglio l'emergenza sanitaria, permettendoci di proseguire con la maggior parte delle attività primarie dell’Ateneo. Ciò ci spinge a guardare con ancora maggiore interesse alle potenzialità dell’ICT per massimizzare e valorizzare ancor più il capitale umano della nostra Università. In questa prospettiva, il programma di sviluppo dei sistemi ICT avrà i seguenti obiettivi strategici di medio e lungo periodo.
Premessa
L'infrastruttura ICT di Ateneo è cresciuta progressivamente nel tempo e tale crescita negli ultimi anni ha avuto un'importante accelerazione, in risposta alle aumentate esigenze di ricerca, didattica o amministrazione dei diversi settori. Ciò ha portato (1) a un incremento delle velocità dei collegamenti tra le sedi e verso Internet, (2) alla copertura WiFi di molte aule, con accesso Eduroam, (3) all'acquisto di licenze campus per molti software di uso comune (es. Zoom.us, MATLAB, Microsoft Office 365, Google Drive, etc., (4) all’ acquisizione e dotazione di infrastrutture di calcolo avanzate e (5) a un insieme molto articolato di sistemi e servizi informatici che gestiscono una notevole quantità di dati eterogenei, inclusi documenti e contenuti audio/video (es. tesi, articoli di ricerca, saggi, report tecnici, webinar, registrazioni di lezioni, etc).
Questo supporto tecnologico e informatico ha rappresentato uno strumento indispensabile per affrontare al meglio l'emergenza legata alla pandemia, permettendoci di proseguire con la maggior parte delle attività primarie dell'Università. Ciò ci spinge a guardare con sempre maggiore interesse alle potenzialità dell'ICT per valorizzare ed esprimere ancor più il capitale umano del nostro Ateneo.
In questa prospettiva, il programma di sviluppo dei sistemi ICT di Ateneo si articola in tre macro azioni che mirano a:
Efficienza e integrazione dei processi
L’Ateneo di Padova ha un articolato insieme di sistemi e servizi informatici per supportare le diverse attività istituzionali, amministrative, di didattica e di ricerca. Esempi di successo in questo ambito sono il sistema di single sign-on, l’integrazione tra Moodle, Kaltura, Zoom.us e Mediaspace, l'interfacciamento con la Google Suite. D’altro canto ci sono anche esempi di frammentazione in sistemi diversi per la gestione degli esami, la gestione del materiale didattico, la creazione degli orari, etc.
Un primo obiettivo è incrementare l'efficienza dei processi per tutte le funzioni dell'Ateneo, al fine di promuovere innovazione nella didattica, eccellenza nella ricerca, semplificazione nell’amministrazione, migliore interazione con l’esterno. L'ICT può e deve sostenere l'innovazione delle metodologie di lavoro e alleggerire le persone da compiti di ordinaria amministrazione per lasciare maggior tempo da dedicare ad attività altamente qualificanti. Ciò richiede il potenziamento, la razionalizzazione e l'integrazione dei dati e dei sistemi informatici per la Comunità accademica, studentesse, studenti e personale tecnico-amministrativo, e un incremento della digitalizzazione dei processi.
In particolare, l’obiettivo che si vuole raggiungere è porre studentesse, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo al centro di un ecosistema di servizi informatici e applicazioni più semplice, coerente, unificato e accessibile da dispositivi diversi, al fine di ridurre le barriere, favorire l’inclusione, alleggerire la burocrazia e agevolare lo svolgimento delle attività di studio, insegnamento, ricerca e lavoro. A tal fine è necessario sviluppare un'architettura ICT che integri in modo trasparente servizi sia interni che esterni, così da facilitare l’accesso e l’uso delle funzionalità necessarie, sia centralizzando funzionalità strategiche di ampio interesse per l'Ateneo, sia distribuendo funzionalità altamente specializzate nelle diverse strutture.
Le azioni specifiche da attuare per incrementare l’efficienza dei processi sono descritte di seguito:
Trasparenza, interoperabilità e condivisione
La condivisione e la collaborazione con il territorio e le realtà sociali sono un obiettivo primario di questo programma. L'ICT può essere di ausilio su questo fronte fornendo strumenti sia per aumentare visibilità e trasparenza delle attività e dei processi dell'Ateneo, sia per favorire la condivisione e l’accesso a dati e servizi di Ateneo da parte di terzi nel territorio. L'uso coordinato e istituzionale dei social media, ad esempio, ha contribuito ad aumentare la trasparenza di Ateneo, consentendo di pubblicizzare e dare risalto alle innumerevoli eccellenze del nostro Ateneo, ancora poco conosciute al di fuori dall'ambito accademico. Per raggiungere una più profonda integrazione e collaborazione con il territorio e le parti sociali, tuttavia, è necessario che l'Ateneo diventi sempre più partecipe della vita sociale del territorio e si fonda con esso.
Per agevolare questa trasformazione, è importante che i sistemi ICT di Ateneo consentano l'accesso, la condivisione e l'interoperabilità con altri sistemi informatici, abbracciando in modo sistematico il paradigma dell'Open Data, fortemente promosso dalla Comunità Europea e riconosciuto come un fattore essenziale di innovazione e crescita.
La condivisione dei dati e l'interoperabilità tra sistemi informativi di Ateneo e territoriali possono infatti favorire lo sviluppo di innumerevoli settori e servizi, consentendo, ad esempio, una più efficace gestione degli alloggi per la componente studentesca e docente straniera in visita presso l'Ateneo, o una migliore organizzazione di stage e internship per studentesse e studenti, o la revisione e l'ottimizzazione dei servizi di trasporto pubblico in funzione degli spostamenti della popolazione studentesca, solo per fare alcuni esempi.
Di seguito vengono descritte le specifiche azioni previste per raggiungere gli obiettivi programmatici:
Accessibilità e inclusività dei servizi tecnologici
L'Ateneo di Padova è stato in grado di reagire repentinamente all'emergenza legata alla pandemia grazie alla costante attenzione all’innovazione e all’efficienza delle infrastrutture tecnologiche e dei relativi servizi. In questo modo, l’Ateneo ha continuamente migliorato i servizi forniti a studentesse e studenti, anche tramite la dematerializzazione di svariati servizi amministrativi, come ad esempio immatricolazioni, consegna delle tesi, etc. Tale cifra innovativa sarà anche la chiave per un ulteriore progresso, ovvero il superamento della dicotomia fisico/virtuale tramite servizi e tecnologie che consentano invece di muoversi con continuità e in modo sinergico tra queste due modalità. L'attuale amministrazione ha avviato questa trasformazione fornendo copertura WiFi con accesso Eduroam su buona parte del campus diffuso; si è dotata di un'ampia gamma di servizi per la didattica innovativa (es. Moodle, Zoom, Kaltura, Wooclap, etc.); ha attivato licenze campus per i software di maggior utilità per didattica e ricerca (es. MATLAB, Office 365, etc.); ha sottoscritto accordi con Google e Microsoft per servizi di storage su cloud Google Drive e OneDrive; si è dotata del sistema di firma digitale integrato per la verbalizzazione degli esami e la firma digitale di documenti.
Inoltre, l'Ateneo ha dato vita all'innovativo progetto "Aula Taliercio", primo esempio di laboratorio informatico diffuso che consente a studentesse e studenti di replicare sui propri dispositivi lo stesso ambiente software presente nell'aula informatica Taliercio, permettendo quindi un ampliamento virtuale della stessa secondo il paradigma Bring-Your-Own-Device (BYOD). Per far fronte all'emergenza sanitaria, inoltre, l'attuale amministrazione ha dotato la maggior parte delle aule didattiche di microfoni ambientali omnidirezionali e di un sistema di videocamere per consentire la ripresa e la diffusione in tempo reale delle lezioni svolte alla lavagna, dando così la possibilità alle e ai docenti di mantenere lo stile di insegnamento preferito pur in assenza di studentesse e studenti in aula.
Per quanto riguarda l'inclusività di persone con disabilità, sono state definite delle linee guida per la produzione di materiale didattico più facilmente fruibile da persone con difficoltà di apprendimento e/o visive (https://www.unipd.it/linee-guida-accessibilita).
L'obiettivo programmatico in questo contesto è consolidare questo approccio iniziato dalla precedente amministrazione e sviluppare ulteriormente i sistemi ICT di Ateneo, al fine di permettere l'accesso ai servizi principali in una modalità nuova, flessibile, ancor più inclusiva, che si adatti alle esigenze delle persone e del contesto, garantendo un continuum tra fisico e virtuale. Si prevede di attuare le seguenti azioni per conseguire tale obiettivo: